Università degli Studi di Parma - Sistema museale di ateneo
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Museo e Biblioteca Storica Museale di Biomedicina - BIOMED

c/o Ospedale Maggiore - Via A. Gramsci 14, 43126 Parma
tel. 0521 033143 - 0521 033132 - 0521 033032

La collezione "Lorenzo Tenchini" del XIX secolo:

preparati osteologici, preparati viscerali a secco e "moulages" nel solco dell'antropometria costituzionale-forense di Cesare Lombroso

figura 1B

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figura 1A

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L'identificazione della reale struttura e consistenza di questa straordinaria collezione è molto recente e in continuo ampliamento. Sino a pochissimo tempo addietro si riteneva che essa consistesse soltanto in una raccolta di oltre 400 teschi umani, di carattere antropologico-criminologico (ebefrenici, psicotici, malviventi, individui socialmente pericolosi) (figura 1A, volta cranica di un internato nel manicomio di Colorno, Parma), raccolti dal bresciano Lorenzo Tenchini (1852-1906), che insegnò anatomia a Parma alla fine dell'800, nel solco delle concezioni frenologiche di Franz Joseph Gall (1758-1828) e Johann Caspar Spurzheim (1776-1832).

Questa impostazione dottrinale si evince anche dalla presenza di alcuni pannelli di ossa derivanti dagli archi branchiali (ioide), il cui studio ambiva a identificare analogie strutturali tra l'osso ioide umano di soggetti socialmente emarginati o pericolosi e il più primitivo apparecchio ioideo multiosseo dei mammiferi, come previsto dalla teoria dell'atavismo di Cesare Lombroso, di cui Tenchini era un seguace (1) (figura 1B).

figura 2

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figura 3

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Tuttavia, recenti ricerche condotte dalla Direzione Scientifica del Museo, in collaborazione con la cattedra di Storia della Medicina dell'Università di Brescia, hanno rivelato che a questi crani corrisponde una raccolta di encefali mummificati (figura 2), attualmente non ancora visibili al pubblico e forse, almeno una parte di preparati macroscopici disidratati (così detti "a secco") di intere regioni del corpo umano, comprendenti ossa, muscoli, legamenti, fascie, nervi e vasi, questi ultimi iniettati con masse di diverso colore, soprattutto gesso, per differenziare le vene dalle arterie (figura 3).

In collaborazione con l'ENEA (Ente per le Nuove Tecnologie, Energia, Ambiente), il CINECA (Consorzio Universitario per il Calcolo Automatico) e gli studenti del Corso Opzionale di Teoria del Ragionamento Anatomico Sperimentale e Clinico della Facoltà di Medicina e Chirurgia, la Direzione Scientifica sta attualmente allestendo un percorso web ipertestuale dei preparati macroscopici, che prevede la possibilità di navigare tridimensionalmente dalla loro superficie alla loro profondità, seguendo una prospettiva rotazionale. L'ipertesto, realizzato da Francesco Saggese, Lorella Camino, Sergio Petronilli, Severo Zambonelli e Antonella Guidazzoli, offre un esempio di questo progetto didattico e divulgativo, rivolto sia agli studenti dell'Università di Parma che al pubblico della rete in visita virtuale alla collezione.

figura 4figura 4

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Fatto quanto mai unico, ai preparati osteologici e a secco è associabile una serie di 34 riproduzioni in cera (maschere o moulages) del volto dei soggetti su cui Tenchini eseguì gli studi anatomici, ciascuna corredata da una breve scheda manoscritta inerente la loro storia personale e giudiziaria (figura 4).

Tutti i preparati della collezione sono inquadrabili nell'ottica della ricerca antropometrica forense di fine '800, mediante la quale si tentava di correlare la configurazione morfologica di neurocranio, splancnocranio ed encefalo con le caratteristiche funzionali del comportamento, specie quello criminale.

Nota: cliccare sopra le figure per ingrandirle

Bibliografia

  1. Toni R., Porro A., Dallatana D., Bodria M., Vitale M., Lechan R.M., Masotti G. Il metodo sperimentale di Paolo Mascagni e l'antropometria costituzionale-forense di Lorenzo Tenchini nella tradizione anatomica dello Studium di Parma. in Plumelia - Almanacco di cultura vol.II, Officine tipografiche Aiello e Provenzano, Palermo, 2006-2008